ANGELO TRONCA

Angelo Tronca,

nato a Torino il 02/08/1984

Si diploma nel 2006 alla scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, fondata da Luca Ronconi e diretta da Mauro Avogadro.

Inizia a lavorare quasi subito nella compagnia di Jurij Ferrini recitando in cinque spettacoli (Timone d’Atene, Locandiera, Riccardo III, Macbeth, La Figlia di Iorio, Aspettando Godot), tra questi come protagonista nella Figlia di Iorio con il ruolo di Aligi.

Recita poi nel corso degli anni diretto da Claudio Longhi, Mauro Avogadro, Alberto Oliva, Paolo Rossi, Cristina Pezzoli, Carmelo Rifici.

Proprio da Rifici è diretto nel “Giulio Cesare” che debutta al Piccolo Teatro di Milano con Massimo De Francovitch.

Partecipa al laboratorio sperimentale “P.P.P.” ideato dalla regista Cristina Pezzoli e dalla drammaturga Letizia Russo. Cristina Pezzoli lo dirige in quattro spettacoli: Blitz, con drammaturgia originale di Letizia Russo, Glengarry Glen Ross di David Mamet,

Scuolasbroc, spettacolo totalmente improvvisato con la drammaturgia creata direttamente dagli attori ed Hedda Gabler di Ibsen.

Con Alberto Oliva recita con il ruolo di Evaristo ne “Il Ventaglio” di Goldoni spettacolo vincitore del Premio Sipario 2012.

Sempre nel 2012 è finalista nel concorso per attori “Premio Hystrio”.

Inizia a collaborare con il Teatro Stabile di Torino e partecipa a sei produzioni (Cyrano de Bergeraque , L’Avaro di Molière, Misura per misura e Le Baruffe Chiozzotte di Goldoni, Romeo e Giulietta, nel ruolo di Mercuzio e Sogno di una notte di mezza estate, nel ruolo di Bottom).

Scrive “Don Chiscio=e amore mio”, una rivisitazione del testo di Cervantes e viene pubblicato da Genesi Editrice.

Collabora con la compagnia “Il Mulino di Amleto” con gli spettacoli: Ruy Blas di Hugo, Platonov, Senza Famiglia di Magdalena Barile e Il Misantropo (in questi ultimi due come protagonista). Scrive “Movti” un testo teatrale che debutta al Torino Fringe Festival 2018 e che verrà messo in scena nel prossimo anno dalla compagnia Raumtraum.

Negli ultimi anni va in tournée con Kollaps di Philipp Löhle, Festen, un riadattamento della sceneggiatura di Vinterberg sempre con la regia di Marco Lorenzi e ne la “Fine del mondo” di Fabrizio Sinisi con la regia di Claudio Autelli.

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